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logo Monique Vane

<<Fai sempre così ogni volta che mangi del cibo? Da quanto tempo non sei soddisfatta come si deve?>> Oddio, non mi sono neanche accorta dei suoni che stava producendo la mia gola. Con il pezzo di pizza a mezz’aria mi ritrovo a fissare B che ha uno sguardo incandescente. I suoi occhi sono diventati più intensi. <<Non credo siano affari tuoi.>> <<Se hai questo rapporto con il cibo, me lo fai ben pensare. L’hai fatto anche mentre gustavi il tuo panino.>>
<<Beh, non ci faccio caso. Forse Perchè mi piace il cibo.>> Stavo deviando la conversazione. <<O forse devi essere soddisfatta in altri modi.>> Ripete. 
tengo impegnata la mia bocca masticando lentamente, non voglio parlare della mia vita sessuale, tantomeno con l’uomo che risveglia i miei sensi e la libido. <<Va bene, principessa. Prima o poi dovrai cedere.>>

<siamo arrivati.> Mi volto e incontro i suoi occhi azzurri, sono così intensi che mi fanno perdere un battito. Vogliono dire tutto e vogliono fare altrettanto. La carica elettrica tra di noi sta diventando sempre più forte, i nostri corpi si muovono senza dare voce alle parole, sono loro che parlano per noi. B si avvicina sempre di più alle mie labbra, ma si ferma come per chiedermi il permesso. <Vai straniero, non ti fermeró questa volta.> Il bacio arriva travolgente e pieno di passione, è una gara di lingue e morsi, baci mai dati che sono stati lì per troppo tempo. Ci stacchiamo. <Vuoi salire?> Neanche il tempo di girarmi e mi ritrovo caricata sulla sua spalla a penzoloni, con il suo sedere davanti alla mia faccia. <Dammi le chiavi principessa.> <Sono nella tasca della giacca, ultimo piano, devi inserire il pin nell’ascensore. 2987> Sembra una gara, l’urgenza, la voglia che abbiamo l’una dell’altro è palpabile nell’aria. <Mettimi giù, riesco a camminare da sola.> <Non quando avró finito con te, principessa.>

<<Sono le undici di sera e stai ancora lavorando? >> la sua voce s’insinua tra i miei pensieri, sollevo lo sguardo e lo trovo con una scatola di pizza e due birre. << Non voglio rimanere indietro con il lavoro. Non dovevi rimanere anche tu fino a quest’ora.>> <<Ti ho detto che l’avrei fatto. Non sono un uomo che non fa ció che dice.>> Il suo sguardo è intenso, tanto da farmi credere che mantenga sempre le
Promesse date. Poggia la scatola della pizza sulla mia scrivania e apre le due bottiglie di birra con il mazzo di chiavi che prende dalla tasca. << Sei un uomo dalle mille risorse!>> <<Non sai quante, principessa!>>

<siamo arrivati.> Mi volto e incontro i suoi occhi azzurri, sono così intensi che mi fanno perdere un battito. Vogliono dire tutto e vogliono fare altrettanto. La carica elettrica tra di noi sta diventando sempre più forte, i nostri corpi si muovono senza dare voce alle parole, sono loro che parlano per noi. B si avvicina sempre di più alle mie labbra, ma si ferma come per chiedermi il permesso. <Vai straniero, non ti fermeró questa volta.> Il bacio arriva travolgente e pieno di passione, è una gara di lingue e morsi, baci mai dati che sono stati lì per troppo tempo. Ci stacchiamo. <Vuoi salire?> Neanche il tempo di girarmi e mi ritrovo caricata sulla sua spalla a penzoloni, con il suo sedere davanti alla mia faccia. <Dammi le chiavi principessa.> <Sono nella tasca della giacca, ultimo piano, devi inserire il pin nell’ascensore. 2987> Sembra una gara, l’urgenza, la voglia che abbiamo l’una dell’altro è palpabile nell’aria. <Mettimi giù, riesco a camminare da sola.> <Non quando avró finito con te, principessa.>

[…] <<sai dovresti sorridere un pó di più, sei stupenda quando lo fai.>> Ora i suoi complimenti mi stavano facendo arrossire. La sua mano era ancora sul mio viso e si spostava su e giù in una dolce carezza, alzo gli occhi e li intreccio con i suoi sento il bisogno di baciarlo. Voglio sentire quelle labbra sulle mie, voglio che mi stuzzichi la lingua, voglio sentire il suo sapore e ricordarlo per sempre… […] <<avanti Zoe, fallo. Baciami principessa.>>…. 

<<Sono le undici di sera e stai ancora lavorando? >> la sua voce s’insinua tra i miei pensieri, sollevo lo sguardo e lo trovo con una scatola di pizza e due birre. << Non voglio rimanere indietro con il lavoro. Non dovevi rimanere anche tu fino a quest’ora.>> <<Ti ho detto che l’avrei fatto. Non sono un uomo che non fa ció che dice.>> Il suo sguardo è intenso, tanto da farmi credere che mantenga sempre le
Promesse date. Poggia la scatola della pizza sulla mia scrivania e apre le due bottiglie di birra con il mazzo di chiavi che prende dalla tasca. << Sei un uomo dalle mille risorse!>> <<Non sai quante, principessa!>>

<siamo arrivati.> Mi volto e incontro i suoi occhi azzurri, sono così intensi che mi fanno perdere un battito. Vogliono dire tutto e vogliono fare altrettanto. La carica elettrica tra di noi sta diventando sempre più forte, i nostri corpi si muovono senza dare voce alle parole, sono loro che parlano per noi. B si avvicina sempre di più alle mie labbra, ma si ferma come per chiedermi il permesso. <Vai straniero, non ti fermeró questa volta.> Il bacio arriva travolgente e pieno di passione, è una gara di lingue e morsi, baci mai dati che sono stati lì per troppo tempo. Ci stacchiamo. <Vuoi salire?> Neanche il tempo di girarmi e mi ritrovo caricata sulla sua spalla a penzoloni, con il suo sedere davanti alla mia faccia. <Dammi le chiavi principessa.> <Sono nella tasca della giacca, ultimo piano, devi inserire il pin nell’ascensore. 2987> Sembra una gara, l’urgenza, la voglia che abbiamo l’una dell’altro è palpabile nell’aria. <Mettimi giù, riesco a camminare da sola.> <Non quando avró finito con te, principessa.>

<siamo arrivati.> Mi volto e incontro i suoi occhi azzurri, sono così intensi che mi fanno perdere un battito. Vogliono dire tutto e vogliono fare altrettanto. La carica elettrica tra di noi sta diventando sempre più forte, i nostri corpi si muovono senza dare voce alle parole, sono loro che parlano per noi. B si avvicina sempre di più alle mie labbra, ma si ferma come per chiedermi il permesso. <Vai straniero, non ti fermeró questa volta.> Il bacio arriva travolgente e pieno di passione, è una gara di lingue e morsi, baci mai dati che sono stati lì per troppo tempo. Ci stacchiamo. <Vuoi salire?> Neanche il tempo di girarmi e mi ritrovo caricata sulla sua spalla a penzoloni, con il suo sedere davanti alla mia faccia. <Dammi le chiavi principessa.> <Sono nella tasca della giacca, ultimo piano, devi inserire il pin nell’ascensore. 2987> Sembra una gara, l’urgenza, la voglia che abbiamo l’una dell’altro è palpabile nell’aria. <Mettimi giù, riesco a camminare da sola.> <Non quando avró finito con te, principessa.>

[…] <<sai dovresti sorridere un pó di più, sei stupenda quando lo fai.>> Ora i suoi complimenti mi stavano facendo arrossire. La sua mano era ancora sul mio viso e si spostava su e giù in una dolce carezza, alzo gli occhi e li intreccio con i suoi sento il bisogno di baciarlo. Voglio sentire quelle labbra sulle mie, voglio che mi stuzzichi la lingua, voglio sentire il suo sapore e ricordarlo per sempre… […] <<avanti Zoe, fallo. Baciami principessa.>>…. 

Ringrazio il blog RECENSIONI YOUNG ADULT per aver fatto la cover reveal del mio libro LEGATE PER SEMPRE 

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